In questo articolo affrontiamo una nuova soluzione tecnologica sviluppata dai tecnici per risolvere definitivamente i problemi legati alla diffusione virale negli ambienti odontoiatrici ma non solo, migliorando notevolmente la qualità dell’aria nelle zone di lavoro: l’aspirazione centralizzata di aerosol composto da elementi fondamentali dimensionati in funzione delle specifiche caratteristiche degli ambienti di installazione
Tutti i dentisti hanno ormai riconosciuto la pericolosità della possibile infezione da Coronavirus in studio, con la consapevolezza di non poter lavorare in sicurezza anche indossando tutti i DPI di protezione da schizzi e aerosol extra orale. Ovviamente non è possibile tenere lo studio dentistico chiuso per cui occorre dotarsi di protezioni adeguate e continuare ad operare.
Già ad aprile in piena pandemia da covid-19 avevamo affrontato questa problematica, proponendo un range di soluzioni tecniche e prodotti sviluppati appositamente per aspirare l’aerosol potenzialmente infetto e ridurre drasticamente questo rischio. In questi mesi si sono susseguiti a livello mondiale molteplici studi sulla pericolosità dell’aerosol e nonostante il Coronavirus sia un virus nuovo, la modalità di diffusione in studio è sempre la stessa, spesso condivisa con altre malattie: l’aerosol che si genera molto spesso nelle sedute odontoiatriche, composto da goccioline molto più piccole e leggere.
Questo Droplet essendo molto volatile può rimanere sospeso nell’aria, depositandosi tra l’altro su superfici anche molto distanti dall’area nella quale vengono prodotte ed incrementando il rischio infezione da Covid-19 o coronavirus. Nella pratica, l’aerosol viene prodotto con il trapano, con l’ablatore ad ultrasuoni per l’igiene orale e con la siringa aria/acqua. Inoltre spesso le manovre necessarie per l’esecuzione di radiografie endorali provocano tosse, le impronte per la realizzazione di manufatti protesici sono rilevate a diretto contatto con le mucose orali. Quindi possiamo dire che la maggior parte delle procedure operative espone a rischi di contagio da coronavirus per dentisti e pazienti.
Aspirazione centralizzata dell’ aerosol e droplet volatili
Fatte le precedenti importanti premesse tecniche, in questo articolo affrontiamo una nuova soluzione tecnologica sviluppata dai tecnici per risolvere definitivamente i problemi legati alla diffusione virale negli ambienti odontoiatrici ma non solo, migliorando notevolmente la qualità dell’aria nelle zone di lavoro: l’aspirazione centralizzata dell’ aerosol composto da elementi fondamentali dimensionati in funzione delle specifiche caratteristiche degli ambienti di installazione:
– Braccio aspirante installato a parete o soffitto, con lunghezza fino a 2,6 mt, posizionato in modo che la cappa di aspirazione come sempre avviene nei sistemi Airsafe™ non debba essere posizionata troppo vicino al paziente | |
– Rete di tubazioni di collegamento dei bracci aspiranti all’unità di aspirazione esterna che grazie alle dimensioni compatte può essere installata su balconi, cavedi o spazi ristretti. | |
– Unità di aspirazione e filtrazione esterna VSF progettata con la tecnologia brevettata Airsafe™ | |
– Centralina digitale di controllo del sistema, composta da un pannello touch di ultima generazione, posizionabile a parete dentro lo studio medico |
I vantaggi di avere un’aspirazione centralizzata di aerosol dentale o medico sono molteplici:
Il pannello touch permette al supervisore dell’impianto di monitorare lo stato dell’aspirazione, l’intasamento dei filtri e di tutti gli accessori presenti come ad esempio sonde di temperatura o qualità dell’aria nello studio. |
Grazie alla progettazione 3D di ultima generazione i tecnici sono in grado di dimensionare l’impianto nei minimi particolari insieme al cliente, in modo che poi il montaggio sia semplice e veloce.
Fotografie cortesemente concesse dallo studio Dr. Piero Barbero in Torino, uno dei primissimi professionisti Italiani a dotarsi di un impianto di aspirazione aerosol per la sicurezza di operatori e pazienti.
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