Per ottenere una protezione adeguata, oltre ovviamente a dotarsi degli appositi DPI, è fondamentale utilizzare l’aspiratore fumi più indicato ai compiti da svolgere, vediamo insieme quali sono i casi principali.
Per una produttività e un rapporto costi/benefici ottimali, i lavoratori devono poter lavorare in modo efficiente, confortevole e sicuro, protetti da un ampio spettro di potenziali pericoli sospesi nell’aria.
I rischi respiratori sono dei fattori che compromettono la capacità di respirare liberamente e in piena sicurezza inoltre sono una delle principali cause di infortunio negli ambienti di lavoro.
Per ottenere una protezione adeguata, oltre ovviamente a dotarsi degli appositi DPI, è fondamentale utilizzare l’aspiratore fumi più indicato ai compiti da svolgere. L’inalazione accidentale di sostanze pericolose anche per brevi periodi provoca gravi danni alla struttura dei polmoni e conseguenti irritazioni respiratorie, febbri, bronchiti e asma occupazionale.
Le particelle inferiori a 5 micron, infatti, sono facilmente respirabili e possono penetrare attraverso i canali respiratori. Un test molto significativo e immediato è quello di guardare cosa rimane nel fazzoletto a fine giornata quando si soffia il naso.
Derivano dalla frantumazione di materiali solidi e dai processi di trattamento superficiale, come carteggiatura, molatura, limatura, ecc. Sono anche noti come particolati e si presentano sotto forma di particelle fini che poi rimangono sospese in aria e quindi inalate se non aspirate. Per le polveri sono consigliati aspiratori mobili o banchi aspiranti, ed entrambi devono essere dotati di filtri a cartucce autopulenti e cassetti di raccolta. Ricordate infatti che un normale aspiratore fumi non andrebbe bene, in quanto il filtro a intasamento progressivo per fumi si ostruirebbe molto velocemente.
Sono piccole gocce prodotte da materiali liquidi che hanno subito processi di atomizzazione come, ad esempio, le nebbie oleose prodotte da macchine cnc. Per una corretta filtrazione di nebbie si possono utilizzare sistemi a bordo macchina oppure impianti centralizzati con filtrazione e aspiratore esterni al fabbricato.
Particelle fini di metallo sospese in aria che si condensano dopo la vaporizzazione a temperature elevate. Il fumo è il tipo di inquinante più diffuso. I fumi di saldatura e di molatura sono l’esempio tipico dei fumi presenti in officina. Fortunatamente, negli ultimi anni le tecnologie sono molto migliorate rendendo disponibili prodotti ad elevata efficienza di filtrazione (99,9%) come ad esempio l’aspiratore fumi di saldatura carrellato, i banchi aspiranti oppure gli aspiratori fumi da parete. Il vantaggio di questi sistemi è che l’aspirazione fumi avviene alla fonte, prima che vengano dispersi in ambiente.
Spesso inodori e invisibili, possono saturare l’aria liberamente e rapidamente. In questo caso, oltre ovviamente a tutte le protezioni individuali di legge, gli operatori sono attrezzati di aspiratore mobile per immissione aria esterna negli ambienti dove vanno ad operare.
Altrettanto pericolosi sono i gas di scarico dei veicoli all’interno delle officine meccaniche. La soluzione ideale in questo caso è l’impianto di aspirazione dei gas di scarico con arrotolatore.
Ovviamente dotarsi di un’aspiratore per fumi non solo è consigliato per proteggere la salute ma è necessario perché l’ambiente di lavoro rispetti le normative in materia. I consigli sopra esposti devono essere valutati all’interno di un’appropriata analisi e valutazione dei rischi, effettuata ai sensi della normativa italiana vigente coordinata con i vari D.L./L. e D.Lgs:
– D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Compila il modulo sotto per richiedere un preventivo via email, concordare condizioni particolari o chiarimenti tecnici