Il banco aspirante con filtrazione integrata si sta affermando come soluzione ideale per la pulizia in sicurezza dei particolari da stampa 3D che, come sanno bene gli addetti ai lavori, sono ricoperti delle polveri fini utilizzate per questa innovativa tecnica manifatturiera.
L’additive manufacturing sta rivoluzionato il settore della prototipazione da anni ormai, per questo l’uso di stampanti 3D si è diffuso enormemente in quelle realtà produttive che prima creavano uno stampo per prototipi e modelli.
Le stampanti 3D costruiscono l’oggetto un livello sopra l’altro secondo la tecnologia powder bed fusion, utilizzando polveri di varia natura. Nella pratica viene depositato un primo livello di polvere metallica o plastica, successivamente la polvere viene scaldata e fusa per dare corpo al materiale solido che di fatto formerà l’oggetto. Una volta che il primo strato sarà terminato, la stampante abbasserà il piano di lavoro per depositare i nuovi livelli di polvere nella stessa quantità dei precedenti. Lo stesso procedimento verrà ripetuto fino alla realizzazione completa del manufatto.
Le tecniche impiegate dai macchinari per scaldare e fondere la polvere, sono molte e diverse tra loro (fusione termica, a laser, con agenti ed energia o a fascio di elettroni tra le altre), ciò che le accomuna tutte è il rilascio di polveri nocive anche sull’oggetto realizzato.
Questi residui devono essere soffiati da ogni prodotto, per prevenire:
Il banco aspirante con filtrazione integrata, grazie alla tecnologia affermata ormai da anni in ambito industriale, si è rivelato una soluzione ideale per soffiare in sicurezza i pezzi una volta terminata la stampa. Il piano di lavoro del banco aspirante, infatti, permette all’operatore di lavorare in modo efficace, il quale oltre ad essere protetto dalle polveri fini rilasciate dai pezzi, può comodamente appoggiare parti da soffiare ed attrezzature, su una superficie totalmente aspirante tenuta in depressione dal flusso aria direzionato dall’ambiente verso l’interno del banco.
Nel video sotto è possibile apprezzare l’efficacia di aspirazione del banco aspirante SBP20, durante un test eseguito con polveri per stampa 3D.
In questo modo, le polveri fini vengono rimosse dal pezzo con soffiaggio di aria compressa in sicurezza evitando che si disperderanno nell’ambiente di lavoro inquinandolo inesorabilmente.
Le polveri più pesanti, schegge di lavorazione o altri particolari, grazie alla progettazione dei flussi interni, si depositano in un cassetto, mentre quelle più leggere vengono bloccate dal sistema di filtrazione che, a seconda delle versioni, può avere un’efficienza filtrante certificata di livello HEPA H13 99,99%.
Il cassetto di raccolta può essere facilmente estratto a mano e svuotato oppure aspirato con un’aspirapolvere industriale.
I banchi aspiranti Secureair® si adattano a esigenze di produzione diverse ed ogni banco aspirante è personalizzabile con diversi accessori in modo da renderlo integrato con l’ambiente produttivo, qui di seguito ne elenchiamo alcuni:
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Fonti:
https://tecnologia.libero.it/cosa-sono-e-come-funzionano-le-stampanti-3d-12582
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