Per l’aspirazione gas di scarico occorre un sistema che permetta, grazie ad un’aspiratore ed una tubazione, di aspirare il gas inquinante direttamente dal terminale della marmitta del veicolo fino all’esterno dell’officina. Vediamo quale.
I gas di scarico emessi dai veicoli durante le diverse fasi di lavoro nelle officine di autoriparazione espongono il personale ad un rischio spesso sottovalutato. Infatti anche i moderni motori a combustione generano gas di scarico nocivi che non sono visibili all’occhio umano. Quando i veicoli sono chiusi all’interno di locali, l’esposizione alle emissioni diventa pericolosa per le persone ed i lavoratori.
Normalmente le fasi di esposizione ai gas di scarico nelle officine o nei concessionari auto sono:
Per questa esposizione professionale è noto che il D.Lgs. 81/08 prevede la sorveglianza sanitaria sulla base della valutazione dei rischi di esposizione a sostanze cancerogene quali, ad esempio, vapori di benzine ed idrocarburi per autotrazione o fumi e gas di scarico in cui sono presenti anche ossidi di azoto (NO, NO2), anidride solforosa (SO2) e monossido di carbonio (CO) che possano determinare un inquinamento interno ai locali da idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Quindi la risposta è affermativa. In questi casi l’unica soluzione è attrezzarsi di aspiratori gas di scarico singoli o di un impianto di aspirazione, entrambi progettati e dimensionati in funzione delle specifiche esigenze di lavoro.
Per l’aspirazione gas di scarico occorre un sistema che permetta, grazie a un’aspiratore e una tubazione, di aspirare il gas inquinante direttamente dal terminale della marmitta del veicolo fino all’esterno dell’officina. Sembra semplice, ma per farlo in modo professionale occorre prima valutare al meglio:
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Una volta affrontate le problematiche sopra esposte, occorre anche ricordarsi che la tubazione flessibile dove passano i gas di scarico, è normalmente lunga almeno 10 metri e che solitamente è pesante e ingombrante, per cui non può certamente rimanere a terra o in giro per l’officina.
Uno dei prodotti che meglio risolve queste problematiche è l’arrotolatore per gas di scarico con aspiratore incorporato, soluzione pratica e intelligente con questi valori aggiunti:
Questo tipo di soluzione è disponibile in configurazioni diverse tra loro a seconda del diametro del tubo flessibile che cambia nelle varie tipologie di mezzi da servire, ad esempio moto, auto o mezzi pesanti. Anche il dimensionamento dell’aspiratore a bordo cambia in funzione del tipo di mezzo, come la lunghezza del tubo di aspirazione, a seconda della posizione arrotolatore o postazione da servire.
Occorre fare molta attenzione a questo parametro. Spesso si trovano aspiratori gas di scarico che non garantiscono la minima portata garantita, il cui valore è raccomandato a livello europeo da EGEA, l’Associazione europea delle attrezzature per autofficina.
Riportiamo qui sotto i valori indicativi delle portate aria raccomandate per ottenere una corretta aspirazione dei gas di scarico:
Auto fino a 4000 cc cilindrata con max 2500 giri/min = Portata di 450 m3/h (servizio normale)
Auto fino a 4000 cc cilindrata con max 5000 giri/min = Portata di 900 m3/h (fase di test gas di scarico)
Autocarri fino a 16 000 cc cilindrata con max 1300 giri/min = Portata 1000 m3/h (servizio normale)
Autocarri fino a 16 000 cc cilindrata con max 2500 giri/min = Portata 1800 m3/h (fase di test gas di scarico)
Per altre applicazioni, come test prestazionali o test su veicoli speciali, occorre effettuare verifiche caso per caso.
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